Kiribati, il Paradiso irraggiungibile che rischia di scomparire tra gli Oceani

Avete presente che mentre voi state ancora pensando alla preparazione del cenone di Capodanno, sull’Isola di Kiribati già si festeggia il nuovo anno?

Siamo in Oceania ed è qui, nella Repubblica di Kiribati, che il nuovo anno fa la sua prima apparizione, con ben 12 ore di anticipo rispetto all’Italia.

 

 

Kiribati è un paese dell’Oceania, uno dei meno popolati e più vasti del mondo: 33 isole sparse in un’area larga quattromila chilometri da est a ovest e duemila da nord a sud, abitata da poco più di centomila persone. È anche un paese che rischia di scomparire per sempre nell’arco di pochi decenni, perché l’innalzamento dei mari causato dal riscaldamento globale sta sommergendo a poco a poco il territorio delle isole e cancellando le scorte già insufficienti di acqua potabile.

 

 

Trentadue isole di Kiribati (si pronuncia “kìribas”) sono atolli il cui territorio non supera i pochi metri di altezza. La trentatreesima, chiamata Banaba, è un’isola corallina ricca di fosfati che è stata sfruttata a fondo dal Regno Unito, quando la zona era un dominio coloniale britannico.

 

 

COME ARRIVARE A KIRIBATI?

Come raggiungere Kiribati? Purtroppo questo Paese non è meta facile per chi ha poco tempo per le proprie vacanze, in quanto già solo il viaggio, richiede diversi giorni sia per andare e sia per tornare. L’isola Christmas (Kiritimati) è servita soltanto da un volo settimanale della Fiji Airways da Nadi (isole Fiji) e da Honolulu (Hawaii). Per gli italiani la rotta più breve, e forse anche la meno costosa, è quella via Honolulu ma in ogni caso, essendo il volo settimanale, è bene arrivare ad Honolulu con largo anticipo in modo da assorbire eventuali ritardi o cancellazioni del volo intercontinentale. Se invece la vostra meta sono le isole Gilbert (e quindi Tarawa), è possibile arrivare con due/tre voli settimanali da Nadi, sempre con la Fiji Airways, oppure con un volo settimanale da Nauru via Majuro (isole Marshall) con la Air Nauru. A partire da Settembre 2017, la Air Kiribati offre un collegamento settimanale tra Brisbane (Australia) e Tarawa, via Honiara (isole Salomone).

Questa è la situazione descritta dal blog ViaggioVacanza al momento della stesura del reportage di viaggio a Kiribati, si raccomanda sempre di acquisire informazioni aggiornate presso la propria agenzia viaggi o consultando gli altri blog di viaggiatori.

 

 

QUAL E’ IL PERIODO MIGLIORE PER ANDARE A KIRIBATI?

Supponiamo che avete appena deciso di andare a Kiribati, ma essendo questo un paradiso tropicale, sicuramente desiderate evitare i periodi eccessivamente piovosi. Nasce pertanto la fatidica domanda: quale è la stagione migliore per andare a Kiribati? Per rispondere, bisogna anzitutto fare un paio di importanti precisazioni: anzitutto, bisogna dire che a Kiribati piove praticamente tutto l’anno e non esiste un vero e proprio periodo secco come avviene per esempio alle Maldive. Altra cosa importante da sapere è che Kiribati si trova in una fascia particolare dell’oceano Pacifico, definita fascia “asciutta”, dove non solo piove meno rispetto al resto dell’oceano, ma dove si registrano occasionali anni con prolungata siccità. Pertanto, fatte queste doverose premesse, dal clima di Kiribati non aspettatevi piogge monsoniche nel periodo più piovoso che va da novembre ad aprile, e non aspettatevi il deserto del Sahara nel periodo più asciutto, corrispondente invece alla nostra estate (il mese meno piovoso sembra essere settembre ma, come detto, per quanto riguarda il clima di Kiribati, non si può parlare in termini certi ed assoluti). La temperatura a Kiribati è per tutto l’anno compresa fra 25 e 32 gradi, con umidità generalmente alta e leggera brezza. La temperatura dell’acqua è anch’essa elevata tutto l’anno e si può fare il bagno, anche in mare aperto, solo con il costume senza muta o quant’altro.

 

COM’E’ LO SNORKELING E COME SONO LE IMMERSIONI A KIRIBATI?

Molti turisti scelgono destinazioni marine perché amano praticare snorkeling o fare immersioni e prima di andare a Kiribati ci si potrebbe porre la domanda se le isole offrano la possibilità di praticare tali attività. Generalmente parlando, Kiribati non è una destinazione adatta se snorkeling ed immersioni sono di primaria importanza per la vostra vacanza al mare: il problema non sta tanto nella geologia degli atolli, nei coralli o nella vita marina presente, ma piuttosto nel fatto che localmente non sono attrezzati per svolgere queste escursioni. Le imbarcazioni sono spesso inadatte, mentre nessuno conosce i luoghi migliori dove tuffarsi per godersi un po’ di snorkeling o addirittura per immergersi. Le barriere coralline lungo il lato oceanico degli atolli non sono collegate all’isola con opportuni pontili e quindi diventa molto difficile, se non pericoloso, raggiungere il punto dove tuffarsi. Le lagune invece sono prevalentemente sabbiose, quindi ottime per fare il bagno e nuotare, ma proprio a causa della grande quantità di sabbia, la visibilità risulta spesso limitata e comunque non c’è una grossa varietà di pesci e coralli. Un’eccezione è forse rappresentata da Kiritimati (isola Christmas) nell’arcipelago delle isole della Linea, dove qualche operatore offre escursioni verso le barriere coralline soprattutto per fare snorkeling, mentre in una parte della laguna è possibile nuotare con decine di mante. Kiribati (soprattutto l’isola di Kiritimati) è una destinazione scelta dagli amanti della pesca d’altura ed in questo caso, per chi fosse appassionato di tale sport, c’è sicuramente da divertirsi.

 

L’annuncio è di quelli choc: il Presidente Anote Tong della Repubblica di Kiribati ha dichiarato che il suo paese ha gli anni contati, da 30 a 60 al massimo.

 

DOVE SI TROVANO LE MIGLIORI SPIAGGE A KIRIBATI?

Generalmente parlando, un viaggio a Kiribati non è da considerarsi una normale vacanza balneare (se il vostro unico interesse è andare al mare, non ha molto senso andare a Kiribati), tuttavia potrebbe essere desiderabile di tanto in tanto una bella gita in spiaggia, magari dopo una lunga escursione. Le spiagge migliori si trovano a Kiritimati (Christmas Island), ottime anche quelle degli isolotti lungo il lato occidentale di Abaiang e del litorale lagunare di Abemama. A sud Tarawa le spiagge sono troppo sporche ed inquinate, quando si visita questo atollo è meglio concentrarsi sull’aspetto culturale e sui reperti della seconda guerra mondiale (decisamente migliore invece la situazione a Tarawa nord). Bisogna comunque sapere che difficilmente le spiagge migliori si troveranno vicino al luogo dove soggiornate (eccetto l’isola Teirio, atollo di Abaiang), ma vanno raggiunte con vari mezzi via terra o acqua. Inoltre alcune spiagge diventano balneabili solo durante l’alta marea, mentre altre in bassa marea diventano talmente ampie che bisogna fare anche un chilometro a piedi per arrivare all’acqua (il paesaggio è comunque stupendo ed è molto divertente camminare sulle distese infinite di sabbia). Gran parte delle spiagge sono completamente deserte, così come le isolette più remote lungo il bordo dell’atollo, e può succedere di non incontrare anima viva per ore: si consiglia di portare eventualmente un telefono satellitare per le emergenze e di tenere d’occhio l’orologio per l’orario delle maree.

 

 

COME SPOSTARSI A KIRIBATI?

Come già detto, Kiribati è una paese dall’enorme estensione, dove le distanze sono lunghe ed i mezzi per coprirle limitatissimi. Pertanto, se desiderate visitare più isole, armatevi anzitutto di sufficiente tempo da dedicare alla vostra vacanza e di un po’ di pazienza. Se per il vostro viaggio a Kiribati avete deciso di visitare sia le isole Gilbert e sia le isole della Linea, sappiate che esse si trovano a due ore di fuso orario di distanza tra loro e non esistono voli diretti: l’unico modo è prendere da Kiritimati il volo settimanale della Fiji Airways per Nadi, fare un pernottamento alle isole Fiji e ripartire per Tarawa il mattino seguente (l’itinerario opposto richiede invece due pernottamenti intermedi a Nadi). Gli spostamenti tra le isole Gilbert, almeno tra quelle più densamente abitate, sono invece “garantiti” dalla Air Kiribati, la locale compagnia aerea che possiede un aereo Twin Otter ed uno Shorts 360 entrambi da poco meno di 20 posti. La maggior parte degli atolli sono collegati a Tarawa con voli bi o tri settimanali, ma succede che per spostarsi tra due atolli minori bisogna andare a Tarawa e probabilmente pernottare almeno una notte prima di proseguire il viaggio. L’atollo di Abaiang (e quindi il piccolo “resort” sull’isola di Teirio) è invece servito anche da barche veloci in grado di coprire la distanza da Tarawa in meno di due ore. Per gli spostamenti sulle isole, Tarawa e Kiritimati offrono la possibilità di noleggiare l’auto (la guida è a sinistra) mentre negli atolli minori si può sempre contare su qualche gentile abitante locale che ti presta il suo motorino o la sua bicicletta (ad Abemama c’è un servizio “autobus”, sostanzialmente un camion dove si viaggia nel cassone, in coincidenza con i voli della Air Kiribati). Noleggiare una barca può essere invece molto utile per visitare le isole disabitate o le spiagge altrimenti irragiungibili (noleggiare una barca anche per un giorno intero costa relativamente poco).

 

Alcuni abitanti del villaggio di Tangintebu, a Tarawa Sud, osservano il tramonto sulla piccola laguna che durante l’alta marea arriva a lambire le loro semplici abitazioni.

 

Per avere altre informazioni dettagliate su Kiribati, fate un salto sul reportage di ViaggioVacanza.

Dal 2010 cerco di “far volare” sul web la mia passione per i viaggi. Ho vissuto in Australia, ho visitato tutto il Sud-Est Asiatico, ho attraversato l'intero Vietnam in moto per consegnare libri ai bimbi degli orfanotrofi, ho visto innumerevoli volte l'Aurora Boreale in Islanda. Nel 2019 ho co-fondato SiVola, il primo tour operator creato da travel blogger.