Sono circa 170 i passeggeri rimasti bloccati per ben dodici ore nell’aeroporto di Kos, in Grecia, dopo la cancellazione del volo della compagnia low coast Ryanair che li avrebbe dovuti riportare in Italia e più precisamente a Bari. L’aereo, che sarebbe dovuto decollare alle ore 23:00 dall’isola, è stato cancellato forse per motivi di visibilità, ma i passeggeri sono stati lasciati senza assistenza e senza informazioni.
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L’aereo è quindi ripartito nella tarda mattinata di venerdì con a bordo anche il paroliere Mogol che era rimasto bloccato sull’isola assieme agli altri passeggeri tra cui la legale di Cittadinanzattiva, Marina Venezia, che ha avviato una class action per un’azione legale contro la compagnia aerea che porterà alla richiesta di risarcimento dei danni morali e materiali.
“Ryanair si scusa sinceramente con i passeggeri per il ritardo e rimborserà la spesa alberghiera dietro richiesta con relativa ricevuta al servizio clienti Ryanair”.
Sono le scuse ufficiali della compagnia aerea inoltrate dal direttore della comunicazione del vettore irlandese, Stephen McNamara, che ha anche chiarito le ragioni del ritardo: “ha subito il ritardo dopo che il volo in arrivo è stato dirottato a Rodi a causa della nebbia. Ai passeggeri sono stati forniti buoni ristoro prima dell’imbarco su un aereo sostitutivo, che è partito da Kos alle 10 ora locale del 27 luglio”.
Fonte: CDW News
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